venerdì 23 maggio 2008

Disastro a Delft

Il 13 maggio un disastroso incendio ha distrutto la facoltà di Architettura di TUDelft, l'università dove ho passato gli ultimi tre anni. Fortunatamente la facoltà era vuota per la festa di pentecoste e quindi non ci sono stati feriti. Insieme all'edificio sono andati distrutti materiali di ogni genere, compresi modelli originali degli anni trenta del De Stijl, mappe storiche e pare anche materiali provenienti da Barcelona per una mostra. Le immagini sono impressionanti, vedere un luogo familiare collassare su se stesso come le torri gemelle è shoccante.
Tutto quello che rimane della ricerca e del lavoro di decenni sono i dati informatici, unica eredità consolatoria. Da un certo punto di vista questo evento mi fa pensare ad un aspetto della rivoluzione informatica in architettura di cui stiamo dibattendo nel seminario: l'immaterialità del formato digitale e la possibilità di muoverlo alla velocità della luce con le fibre ottiche lo rendono ormai immune a disastri come questo incendio che un tempo avrebbero significato una perdità incolmabile di sapere. Pare che gli unici arditi che hanno provato a salvare qualcosa siano stati i tecnici informatici, che con un raid veloce hanno messo in salvo i server centrali, permettendo il recupero di tutti i dati. Qui nasce un secondo aspetto interessante: La facoltà a ripreso a lavorare, ma senza un posto fisico...si può dire che in questo momento Bouwkunde è una facoltà virtuale, che si muove nella rete VPN di TUdelft.

...una piccola nota : l'incendio è stato generato dalla perdita d'acqua di una delle nuove macchine del caffè, per le quali erano stato appena speso 1 milione di euro. Questa ha generato un cortocircuito nell'impianto elettrico da cui è partito l'incendio. Ancora una volta due dei tre fagelli olandesi (le XXX di Amesterdam Fuoco, acqua e peste) hanno colpito.

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